Iniziative di questo genere sono un modo per coltivare l'impegno della memoria e non dimenticare, e soprattutto per avvicinare i giovani al tema attraverso un'esperienza diretta. Far immergere i ragazzi in prima persona nelle atmosfere degli ex-lager li aiuterà a stabilire un contatto emotivo diretto con l'accaduto, oltre a leggere i fatti storici attraverso le pagine di un libro di storia. Analizzando il passato viene anche offerto ai giovani uno strumento di lettura e analisi critica del presente: conoscere il passato diventa fondamentale per evitare di commettere gli stessi gravissimi errori in futuro.

Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con la Federazione degli Studenti di Prato (FdS), gli studenti delle scuole superiori del territorio hanno la possibilità di accedere al viaggio attraverso il concorso "Comunicare per non dimenticare", in cui viene chiesto loro di realizzare dei progetti (elaborati scritti, audio, video, progetti social) che raccontino la storia della deportazione aggiungendo un loro punto di vista. Abbiamo raccolto alcuni dei progetti realizzati negli anni passati.