L'Associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee nasce nel 1997 per iniziativa del Comune di Prato e della sezione pratese dell'ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei lager nazisti). Nasce dall'esigenza di alcuni ex deportati pratesi, tra cui Roberto Castellani e Dorval Vannini, di cercare di stabilire un rapporto umano con gli abitanti di Ebensee, la cittadina austriaca nella quale furono deportati giovanissimi durante il secondo conflitto mondiale e dove per poco non trovarono la morte.
Sin dalla sua fondazione l'associazione si è posta come obiettivo quello di promuovere il ricordo degli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale attraverso incontri, dibattiti e visite negli ex campi di concentramento, in modo che soprattutto le nuove generazioni crescano più coscienti e consapevoli di questo triste periodo di storia recente. Educare gli adulti di domani vuole essere anche un modo per cercare di porre un freno ai sentimenti neonazisti e xenofobi che a causa degli avvenimenti recenti stanno crescendo sempre più negli animi dei cittadini europei, trasformandosi in veri e propri movimenti organizzati che stanno prendendo sempre più piede in Europa, dove invece calpestare i diritti umani deve rimanere soltanto un ricordo del passato.
A lanciare questo messaggio di democrazia, di rispetto dei diritti umani e di pace e tolleranza saranno proprio i giovani di Prato ed Ebensee, protagonisti attivi delle varie iniziative proposte dall'associazione. Tra queste c'è il Viaggio della Memoria, che l'ANED organizza ogni anno a maggio in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza e con il contributo del Comune di Prato, e alla cui realizzazione l'Associazione intende dare un importante contributo, in particolare per stimolare sempre più giovani a parteciparvi.
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Gli organi dell'Associazione sono:
L'Assemblea dei soci è formata dai soci fondatori (Comune di Prato e ANED) e dai soci ordinari. È convocata dal Consiglio Direttivo almeno due volte l'anno per approvare il Bilancio Consuntivo, la situazione patrimoniale e la relazione sull’attività culturale ed economica dell'Associazione. Delibera inoltre su una serie di questioni quali: le modifiche dello Statuto; il programma generale dell’Associazione; l'elezione dei componenti del Consiglio Direttivo; l'elezione dei componenti del Consiglio dei Sindaci; l'approvazione del Bilancio Consuntivo e la situazione patrimoniale; lo scioglimento e la conseguente messa in liquidazione dell’Associazione e quant'altro ad essa demandato dalla legge e dallo Statuto.
Il Consiglio direttivo è investito dei più ampi poteri per il compimento di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione utili e necessari per il raggiungimento degli scopi sociali. Dura in carica un quadriennio e i suoi membri sono rieleggibili.
Il Presidente rappresenta legalmente l’Associazione in giudizio e nei rapporti con terzi. Convoca e presiede il Consiglio Direttivo e provvede all’esecuzione delle deliberazioni. Sovrintende alla conservazione e all’amministrazione del patrimonio dell'Associazione e ordina le spese entro i limiti dei singoli stanziamenti del bilancio di previsione approvato.
Il Collegio dei Sindaci è costituito da 3 Sindaci effettivi e da due supplenti eletti dall'Assemblea su designazione dei Soci fondatori. I Sindaci restano in carica 4 anni e sono rieleggibili.